Con tanti strapagati giornalisti in questi giorni in spiaggia a godersi le ferie di agosto, c’era da sperare in una informazione migliore (almeno quella sulla Siria) in quanto i tanti precari che in questi giorni affollano le redazioni, solitamente ci mettono un po’ di attenzione in più dei loro agognati “colleghi” di regime. Purtroppo, non è così e, dopo la bufala degli ospedali bombardati da Assad, continua a troneggiare oggi su tutti i giornali l’appello dei “29 medici di Aleppo” che implorano ad Obama una No FlyZone su Aleppo. “Troneggiare” per modo di dire, in quanto il testo dell’appello, con relative firme che fino a ieri corredava gli articoli di siti come Repubblica, Corriere, Rai News… è stato semplicemente rimosso (lasciando intatti i titoli degli articoli) quando qualcuno ha fatto notare che sei tra i firmatari, essendo pediatri, avrebbero dovuti essere già morti il 16 aprile.
Forse i precari estivi dell’informazione, oltre alla rimozione dell’ “documento” avrebbero dovuto pubblicare anche una smentita dell’appello. Ma con le vessazioni che subiscono questi “freelance”, sarebbe stato chiedere troppo.
(articolo già pubblicato nel 2016 nel sito http://pecorarossa.tumblr.com/